Il 16 dicembre rappresenta una data importante per chi possiede un immobile: entro questo termine è necessario versare l’IMU, ovvero l’Imposta Municipale Unica, introdotta nel 2011 dal governo Monti nel contesto di una grave crisi finanziaria che colpì il debito pubblico italiano. Rispetto alla precedente ICI, l’IMU prevede un aumento delle aliquote e dei moltiplicatori usati per calcolare la base imponibile, permettendo ai Comuni maggiore flessibilità nel definire le proprie aliquote, in funzione delle esigenze finanziarie locali.
Chi deve pagare l’IMU a dicembre
Il pagamento dell’IMU è previsto per i proprietari di immobili, fabbricati, terreni edificabili e aree agricole, con l’esclusione dell’abitazione principale nella maggior parte dei casi. La scadenza di dicembre interessa tutti coloro che hanno già versato la prima rata a giugno e devono ora procedere al saldo. Coloro che non hanno potuto effettuare il pagamento entro il termine di giugno possono regolarizzare la situazione a dicembre, aggiungendo però le sanzioni previste per il ritardo.
L’importo da pagare è determinato principalmente dalla base imponibile, calcolata moltiplicando la rendita catastale dell’immobile (consultabile nella visura catastale) per il 5%, e poi applicando un moltiplicatore che varia a seconda della categoria catastale dell’immobile.
Successivamente, il risultato deve essere rapportato all’aliquota stabilita dal Comune, che può variare tra 0,76% e 1,06%. Per l’abitazione principale soggetta a IMU, si applica un’aliquota ridotta, con una detrazione di base di 200 euro, a cui possono aggiungersi ulteriori riduzioni per figli conviventi di età inferiore a 26 anni.
L’IMU è obbligatoria principalmente per i proprietari di seconde case, terreni agricoli non utilizzati, fabbricati commerciali e aree edificabili. Rientrano nell’obbligo di pagamento anche gli immobili in uso gratuito concesso a parenti, salvo che non vengano rispettati i requisiti di residenza stabiliti dal Comune. Le abitazioni principali sono soggette all’IMU solo se appartengono alle categorie catastali A1, A8 o A9, ovvero quelle di lusso.
Come pagare l’IMU: opzioni e modalità
Il pagamento dell’IMU può avvenire tramite diverse modalità. La più utilizzata è il Modello F24, che è disponibile sia in versione cartacea presso sportelli bancari e postali, sia online. Un’altra possibilità è il bollettino postale, che richiede la compilazione dei dati riguardanti il codice catastale del Comune e la tipologia dell’immobile. Molti Comuni offrono anche la possibilità di effettuare il pagamento tramite la piattaforma digitale PagoPA, accessibile sia online che agli sportelli.
Cosa fare se si vive all’estero
Chi vive all’estero e possiede immobili in Italia deve comunque pagare l’IMU, sebbene ci siano alcune eccezioni. I cittadini italiani iscritti all’AIRE, che ricevono una pensione maturata in convenzione internazionale, hanno diritto a una riduzione del 50% sull’IMU per un unico immobile, a condizione che non sia affittato o concesso in comodato d’uso. Chi non percepisce una pensione internazionale è tenuto a versare l’intera imposta senza agevolazioni specifiche sugli immobili posseduti in Italia.