Nel panorama economico italiano, emerge un divario sempre più evidente tra chi possiede capitali da capogiro e chi lotta per soddisfare le necessità di base. Un recente rapporto di Oxfam illustra con chiarezza i valori in gioco, svelando una forbice che si allarga di anno in anno.
Da un lato si trovano miliardari con portafogli in crescita, dall’altro milioni di famiglie in condizioni economiche molto complicate. Qui di seguito, una panoramica dettagliata su come si distribuiscono le ricchezze e chi sono i volti più noti ai vertici di queste classifiche.
L’analisi di Oxfam e i numeri chiave
Secondo lo studio svelato in occasione del Forum economico mondiale di Davos, il 5% delle famiglie più facoltose detiene quasi la metà del valore complessivo in Italia. Nel 2024, gli individui più abbienti hanno visto aumentare il proprio patrimonio di 61,1 miliardi di euro, toccando quota 272,5 miliardi divisi fra 71 soggetti. In termini medi, si tratta di un ritmo che supera i 160 milioni al giorno.
Mentre la ricchezza si concentra nelle mani di pochi, oltre 2,2 milioni di nuclei familiari – corrispondenti a 5,7 milioni di cittadini – restano nell’area della povertà assoluta. Nel 2023, il dato non ha mostrato miglioramenti rispetto all’anno precedente, evidenziando un quadro costante ma preoccupante.
I volti principali tra i miliardari
Giovanni Ferrero conserva saldamente la vetta tra i miliardari italiani, con circa 42 miliardi di dollari che, rispetto allo scorso anno, risultano in leggero calo se si confrontano i dati di aprile. L’imprenditore attivo nel settore dolciario ha comunque rafforzato il suo primato a livello nazionale, pur retrocedendo dal 26° al 39° posto nel panorama mondiale, secondo le stime di Forbes.
In seconda posizione appare Andrea Pignataro, creatore di Ion Group, con un patrimonio di 26,3 miliardi di dollari. Anche per lui si nota una leggera riduzione rispetto ai dati di alcuni mesi fa, quando aveva raggiunto 27,5 miliardi.
Il gruppo complessivo dei miliardari italiani conta ora 71 persone, a fronte dei 73 di qualche tempo fa. Luigi Cremonini e Federico De Nora sono usciti dall’elenco, determinando una discesa del totale da 301,7 a 292,4 miliardi di dollari. Queste oscillazioni confermano una tendenza che non risparmia neppure chi sembrava destinato a mantenere stabilmente determinate posizioni.
La Top 10 secondo il rapporto
Sul gradino più basso del podio si incontra Giorgio Armani, con 12,3 miliardi in netta crescita rispetto al passato recente. Al quarto posto figura Piero Ferrari, proprietario del 10% del marchio di Maranello, seguito dal direttore finanziario di Tether, Giancarlo Devasini, che condivide la medesima cifra.
Massimiliana Landini Aleotti, proprietaria del gruppo Menarini, si trova al sesto posto, a quota 6,9 miliardi. Poco sotto si posizionano Patrizio Bertelli e Miuccia Prada con 6,2 miliardi. Anche Sergio Stevanato e Francesco Gaetano Caltagirone figurano nella rosa dei più ricchi.
Sul fronte femminile, la percentuale tocca il 31% dell’intero elenco, per un valore aggregato di circa 60,5 miliardi. Da segnalare la famiglia Del Vecchio, che annovera ben sei eredi e altri congiunti al tredicesimo posto, tutti con 5,2 miliardi.