Lettera di Dimissioni Senza Preavviso

Lettera di Dimissioni Senza Preavviso

In questa pagina mettiamo a disposizione un modello di lettera di dimissioni senza preavviso da scaricare.

Capita a volte che il lavoratore dipendente lasci improvvisamente il posto di lavoro, magari perché ha trovato un’occupazione più allettante o per qualsivoglia causa, che gli abbia impedito di avvisare per tempo il datore di lavoro, contravvenendo così all’esplicita previsione normativa, secondo la quale il lavoratore subordinato è tenuto ad avvertire secondo la tempistica determinata dalla Contrattazione Collettiva il proprio datore di lavoro, altrimenti incorrendo nella possibile sanzione del pagamento dell’indennità sostitutiva.

In sostanza, se non si rispettano i termini fissati dal CCNL, ciò sarà considerata formalmente un’inadempienza contrattuale e in quanto tale sanzionabile, se il datore di lavoro decide di contestarla. A quel punto, al datore di lavoro dovrebbe essere pagata una somma, equivalente ai giorni di lavoro retribuiti che sarebbero stati pagati per il periodo minimo di preavviso previsto dalla contrattazione.

Per questo, è sempre consigliabile, in questi casi, tenersi buono il datore di lavoro, per fare in modo che questi rinunci a chiederci il pagamento dell’indennità di mancato preavviso. Se l’origine della nostra decisione non è originata da una responsabilità dell’azienda, è bene, quindi, tenere un comportamento amichevole, evitando di indispettire il datore di lavoro o l’ufficio del personale o un qualsiasi nostro superiore. Sarebbe opportuno anche raggiungere un compromesso, ma nel caso in cui questo non fosse possibile, allora si potrebbe almeno fare richiesta alla nuova azienda, per la quale si è stati eventualmente assunti, di farsi carico del pagamento, magari scalandolo ratealmente dalle retribuzioni. D’altronde, se le dimissioni immediate e senza preavviso fossero avvenute proprio per rendersi disponibili subito al nuovo datore di lavoro, la richiesta sarebbe tutt’altro che bizzarra, anzi la nuova azienda dovrebbe sentirsi in dovere di provvedere al pagamento dell’indennità per mancato preavviso, senza caricarlo successivamente sulle retribuzioni del neo-dipendente.

Attenzione, però. Non tutte le dimissioni immediate sono passibili di sanzione. Parliamo di quelle rassegnate per giusta causa. La legge prevede, infatti, che esistano alcune situazioni, per le quali le dimissioni improvvise non costituiscono un’inadempienza contrattuale, se avvenute per giusta causa. Si tratta di tutti quei casi, in cui non sarebbe possibile il prosieguo del rapporto di lavoro, a causa di una condotta o di un’omissione da parte del datore di lavoro.

Così, è giusta causa quando il datore di lavoro non paga il dipendente per più mensilità. O quando commette molestie nei suoi confronti o si renda responsabile di veri e propri atti di mobbing. E’ altresì una giusta causa per dimissioni immediate eventuali molestie subite da parte di qualche collega, così come lo spostamento del dipendente da un ufficio a un altro, senza che vi siano alla base dell’atto ragioni di tipo tecnico-produttivo. O anche nei casi in cui la lavoratrice si trovi in maternità o il lavoratore abbia un figlio di età inferiore a un anno.

In tutti i casi, in cui la causa delle dimissioni è provocata dal datore di lavoro, il lavoratore non solo non è tenuto a pagargli alcunché, ma al contrario è lui che potrà pretendere dal datore il pagamento dell’indennità sostitutiva del mancato preavviso, potendo così godere della retribuzione che gli sarebbe ugualmente spettata, nel caso in cui avesse lavorato fino al termine relativo al preavviso.

Vediamo adesso un esempio di lettera di dimissioni senza preavviso che il lavoratore dovrà fare pervenire al datore di lavoro o all’ufficio del personale, secondo le modalità indicate dal CCNL. E’ generalmente prevista anche la possibilità della consegna a mano, ma si consiglia caldamente di affiancare tale modalità all’invio di una lettera raccomandata.

Quale che sia la modalità, alcuni elementi dovranno essere comunque presenti nella lettera. Anzitutto, il nome, cognome e l’indirizzo del lavoratore (il domicilio, se non coincide con la residenza), i riferimenti all’azienda o al datore di lavoro, la volontà di portare a termine il rapporto di lavoro, la consapevolezza che le dimissioni senza preavviso rappresentino un’inadempienza contrattuale, la data della decorrenza delle dimissioni, la data di ultima presenza in azienda, la data di consegna o di spedizione della lettera, la firma del lavoratore per le dimissioni e lo spazio riservato per la firma del datore di lavoro o di un suo rappresentante legale.