Quante volte ognuno di noi ha spedito Curriculum Vitae sperando che lo stesso non venisse cestinato? Probabilmente tante, proprio per questo sono numerose le persone che si chiedono quale sia l’utilità del CV nel 2019. Si tenterà nel prosieguo di dare una risposta a questa domanda.
Il mondo del lavoro negli ultimi anni è molto cambiato, ha dovuto rispondere alla sfida globale che richiede elevate competenze e conoscenze per partecipare alla crescita aziendale. Inoltre nel tempo sono diminuite le piccole realtà aziendali che fanno fatica a restare sul mercato globale e si sono rafforzate le grandi aziende che lavorano su scala internazionale.
Per questa tipologia aziendale fare recruiting utilizzando semplicemente il CV appare un’operazione abbastanza ardua e di conseguenza questo sistema è stato superato. I Curriculum che arrivano in azienda vengono spesso cestinati se cartacei, oppure archiviati se in formato digitale, ma l’archivio poi raramente è preso in considerazione. Questo vuol dire che diventa necessario proporsi in modo alternativo, far in modo di incontrare l’azienda e che la stessa possa decidere che in effetti la persona che stanno cercando è proprio lì di fronte a loro.
Sempre più aziende decidono di dividere il lavoro di recruiting in più fasi e la prima viene demandata all’intelligenza artificiale nelle risorse umane, questo vuol dire che vengono adottati criteri di screening dei profili dei candidati automatizzati in modo da eliminare subito coloro che non rispondono alle esigenze delle aziende.
Questi sistemi hanno come base l’uso delle nuove tecnologie, ecco perché spesso la richiesta di candidature per determinate posizioni viene fatta attraverso i social e quindi attraverso la registrazione della candidatura su sistemi automatizzati.
Dopo questa prima fase si apre la seconda che sempre più spesso assume l’aspetto di un gioco, non si tratta di un semplice game, ma un test per valutare l’attinenza del candidato rispetto al ruolo che dovrebbe assumere. Infine, si ha un primo contatto tra coloro che hanno superato la seconda fase e l’azienda.
Questo può avvenire con una video intervista, attraverso skype, oppure con la registrazione di una presentazione, non manca chi richiede un incontro face to face. Questo non vuol dire non dover curare il CV perché in realtà al termine delle varie operazioni è anche frequente che lo stesso sia richiesto, ma soprattutto per finalità di profilazione, vuole semplicemente significare che è bene essere versatili e quindi integrare il CV con una buona presentazione su LinkedIn, social che viene ancora oggi molto usato, ed essere pronti a rispondere alle aziende che sono in cerca di personale facendo riferimento alle modalità che le stesse scelgono per reclutare.
Essenziale è la Web Reputation, proprio per questo è bene provare a creare un vero e proprio brand con la propria immagine professionale, facendo molta attenzione a evitare sul nascere una cattiva reputazione, ad esempio con mancata consegna di lavori, carattere irascibile, è bene non apparire presuntuosi o poco disposti al lavoro in team. Insomma l’utilità del CV nel 2019 è marginale, ma comunque non deve essere trascurata: la parola d’ordine è versatilità.