Il rinnovo del porto d’armi è una pratica indispensabile da fare per assicurare la validità di questa licenza che scade dopo sei anni dal primo rilascio. Il porto d’armi è un’autorizzazione rilasciata dalla Questura, che permette al soggetto a cui viene concessa l’acquisto o la detenzione di armi.
I requisiti per ottenere la licenza
Per ottenere e per il rinnovo del porto d’armi, è necessario avere determinati requisiti. Si tratta sia di non avere dei precedenti penali sia di possedere determinati requisiti fisici che attengano, ad esempio, alla vista e all’udito. In particolare l’occhio che vede meglio deve avere almeno 8 decimi e un senso cromatico che permetta la giusta percezione dei colori fondamentali.
Per l’orecchio che sente meglio, la soglia uditiva deve essere uguale o inferiore a 30 decibel oppure è importante che si riescano a percepire distintamente le voci da alcuni metri di distanza;
Non si devono avere inoltre problemi neurologici che inficino dal punto di vista motorio, soprattutto per quanto riguarda gli arti superiori.
Le tipologie di licenza
Esistono diversi tipi di questa licenza: il porto d’armi sportivo, quello per la caccia e quello per difesa personale.
Il porto d’armi uso sportivo vale per sei anni e consente di detenere un fucile con canna ad anima liscia per il tiro a volo.
Questa licenza è essenziale per poter esercitare alcuni sport come il tiro a segno e il tiro a volo.
Il porto d’armi per la caccia autorizza i soggetti che detengono la licenza a poter portare usare il fucile nelle stagioni di caccia.
Quello per la difesa personale, invece, autorizza i soggetti maggiorenni a poter essere armati se forniscano una giustificazione adeguata per cui debbano esserlo.
In questo ultimo caso, ci sono delle differenze:
- la validità non è di sei anni ma di uno;
- sono previsti requisiti visivi diversi (ma sempre gli stessi uditivi, delle capacità motorie e degli arti superiori);
- è necessario che siano assenti disturbi di personalità e disturbi mentali;
- l’autorizzazione viene rilasciata dalla Prefettura.
Infine, la licenza per collezionare armi che, anche se non è un vero porto d’armi, consente di poterle detenere, ma non di poterle portare con sé. La licenza per i collezionisti di armi non ha una scadenza ma ha una validità permanente.
Il numero di armi che si possono possedere
Con il rinnovo del porto d’armi, viene confermato il numero delle armi che si possono possedere e le tipologie. Nello specifico: tre armi comuni da sparo; sei armi ad uso sportivo; un numero illimitato di armi da caccia.
Soltanto nel caso di collezionisti di armi, questi possono possedere più armi rispetto ai comuni porto d’armi, ma non possono trasportare né armi né munizioni.
La detenzione e il trasporto delle munizioni
Sia quando viene rilasciato la prima volta, sia dopo il rinnovo del porto d’armi, il soggetto che ha ottenuto la licenza potrà ovviamente detenere anche le munizioni dell’arma.
Nel trasporto delle armi e delle munizioni, però, è fondamentale che queste siano trasportate separatamente.
Quando si raggiunge una certa quantità o si detengono certi tipi di munizioni, bisogna che queste vadano denunciate (ad esempio, quando si tratta di un quantitativo molto elevato di polvere da sparo).
Come si richiede e quanto costa la licenza?
La richiesta e il rinnovo del porto d’armi devono essere fatte in Questura o alla Caserma dei Carabinieri nel territorio dove si risiede.
Verrà richiesto di compilare un apposito modulo a cui vanno allegati diversi altri documenti e certificati che contribuiscono a determinare il costo del porto d’armi:
- 32 euro relativi a due contrassegni telematici (del valore di 16 euro l’uno) che devono essere apposti sulla richiesta e sulla licenza.
- 1,27 euro del libretto valido sei anni (il cui costo va saldato tramite un bollettino da pagare alla posta, di circa un euro). È possibile acquistare anche una versione bilingue del libretto che costa 1,50 euro.
- 38 euro per il certificato medico legale che attesti l’idoneità psicofisica del soggetto che richiede la licenza, a cui si aggiungono 14 euro circa della marca da bollo. Questo certificato può essere rilasciato dall’ASL di residenza, dagli uffici medico-legali e dalle strutture sanitarie militari e della Polizia di Stato.
- 5 euro è il costo approssimativo delle due fototessere da allegare (queste devono mostrare il soggetto nella versione più recente, a mezzo busto e con il capo scoperto).
- 100 euro (più o meno) è il costo del certificato di idoneità al maneggio delle armi rilasciato da una Sezione di Tiro a Segno Nazionale a cui si devono aggiungere più o meno 14 euro della marca da bollo da apporre.
Altri documenti che non comportano spese ma che vanno allegati per la richiesta, sono:
- la documentazione e l’autocertificazione relativa al servizio prestato nelle Forze Armate o nelle Forze di Polizia;
- la dichiarazione che attesti che il soggetto che ha richiesto la licenza non si trovi in condizioni ostative previste dalla legge, con i dati anagrafici delle persone che convivono con lui:
- la dichiarazione che attesti che il soggetto non sia stato riconosciuto obiettore di coscienza.
Il limite dell’obiezione di coscienza
Il limite dell’obiezione di coscienza può essere superato dai soggetti che sono stati ammessi a prestare Servizio Civile, se sono passati almeno cinque anni dalla data di congedo.
Gli obiettori possono, infatti, rinunciare a questo status presentando una specifica dichiarazione non revocabile all’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile.
Per presentare questa dichiarazione si può far riferimento ad un modello standard che si trova online oppure presso la Questura o presso i Carabinieri.
I passi da compiere per il rinnovo della licenza
Dopo sei anni, prima della scadenza della licenza, è necessario procedere al rinnovo del porto d’armi (l’essenziale è non fare richiesta prima di 180 giorni dalla data di scadenza).
Il soggetto che vuole effettuare il rinnovo del porto d’armi dovrà presentare la documentazione che ha utilizzato in fase di richiesta della licenza tranne:
- il certificato che attesti l’idoneità al maneggio delle armi;
- la dichiarazione di non essere stato riconosciuto obiettore di coscienza.
Vanno pagati nuovamente, al rinnovo del porto d’armi, 1,27 euro per il libretto.
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